Ultima modifica: 3 Gennaio 2020
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PROTOCOLLO INTERVENTO GESTIONE EMERGENZA BULLISMO CYBERBULLISMO

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Rilevazione casi Si considerano da segnalare tutte quelle situazioni che si configurano come episodi di bullismo/cyberbullismo caratterizzate da ripetute e volontarie aggressioni mirate a insultare, diffamare, minacciare e/o ferire una persona fisicamente o tramite l’uso degli strumenti informatici. E’ opportuno sottolineare che la rilevazione dei casi è compito dell’intera comunità educante, secondo la presenza in particolari momenti o contesti. Secondo la nuova normativa, la scuola è responsabile anche di eventi successi in rete ,avvenuti anche in tempi non scolastici, ma di cui un docente o un educatore o personale Ata è venuto a conoscenza.
Segnalazione
In casi di gravi infrazioni e ipotesi di reato l’obbligo di segnalazione alle autorità preposte, Polizia postale, Garante della Privacy , Autorità giudiziaria, è del Dirigente scolastico ,ma la responsabilità di segnalazione al D.S. è individuale , ricade su tutto il personale scolastico.

MANCANZE DISCIPLINARI come da Regolamento d’Istituto Sezione contrasto prevenzione bullismo/cyberbullismo

1.Sono da considerarsi tipologie persecutorie qualificate come Bullismo:
∙Sopraffazione fisica, verbale e/o psicologica
∙ la violenza fisica, psicologica o l’intimidazione del gruppo, specie se reiterata;
∙ l’intenzione di nuocere;
∙ l’isolamento sociale della vittima.

2. Rientrano nel Cyberbullismo:
Esclusione: estromissione intenzionale dall’attività online.
∙ Flaming: Litigi online nei quali si fa uso di un linguaggio violento e volgare.
∙ Harassment: molestie attuate attraverso l’invio ripetuto di linguaggi offensivi.
∙ Cyberstalking: invio ripetuto di messaggi che includono esplicite minacce
fisiche, al punto che la vittima arriva a temere per la propria incolumità.
∙ Denigrazione: pubblicazione all’interno di comunità virtuali, quali newsgroup,
blog, forum di discussione, messaggistica immediata, siti internet … di
pettegolezzi e commenti crudeli, calunniosi e denigratori.
∙ Outing estorto: registrazione delle confidenze – raccolte all’interno di un
ambiente privato – creando un clima di fiducia e poi inserite integralmente in
un blog pubblico.
∙ Impersonificazione: insinuazione all’interno dell’account di un’altra persona
con l’obiettivo di inviare dal medesimo messaggi ingiuriosi che screditino la vittima.
∙ Sexting: invio di messaggi via smartphone ed Internet, corredati da immagini a sfondo sessuale.

MODALITA’ INTERVENTO

Quando emerge un fatto di bullismo/cyberbullismo vanno considerati tutti gli attori in gioco : vittima/e, bullo/i, spettatori o maggioranza silenziosa, aiutanti/sostenitori, difensori del bullo o della vittima, gli adulti.

Il docente informato del caso di bullismo o cyberbullismo, dopo aver ricostruito fatti e responsabilità, redige un verbale che viene protocollato, e informa :

Il Dirigente scolastico
Il Referente del cyberbullismo
Il Coordinatore di classe

Nei casi gravi è importante la tempestività.

Il Dirigente convoca gli alunni coinvolti direttamente (bullo/i , vittima/e) e i genitori degli stessi.
Il Dirigente , se lo ritiene opportuno, convoca un Consiglio di classe straordinario , per stabilire le misure degli interventi e le sanzioni disciplinari.
Il Dirigente, in accordo con il Consiglio di Classe, informa le famiglie degli alunni coinvolti e attiva :

gli interventi individuali: misure di supporto per la vittima,
le sanzioni disciplinari e percorsi rieducativi per il/i bullo/i,
gli interventi sulla classe.

Colloquio del Dirigente con i genitori
In tempi separati (genitori della vittima ,genitori del bullo con i rispettivi figli).
Comunicazione del fatto e firma da parte dei genitori del modulo di segnalazione , da conservare nel registro dei verbali. I genitori vanno informati delle loro responsabilità civile e legale ,in quanto genitori di minori di 14 anni, dell’eventuale reato del figlio/a. Vanno anche informati dell’obbligo della scuola di fare segnalazione alle autorità competenti del fatto che possa essere sospetto di reato.
Richiesta ai genitori di collaborazione e vigilanza nei mesi successivi, come da del Patto educativo di Corresponsabilità.
La sanzione disciplinare stabilita ,di tipo anche riparativo, oltre eventuale sospensione ,può essere comunicata anche nei giorni successivi.
In alcuni casi può essere utile anche organizzare un incontro tra i genitori degli alunni coinvolti in modo da favorire il dialogo e rasserenare il clima, aiutandoli a comprendere che il problema ch può essere risolto solo con la collaborazione di tutti.

Interventi sulla classe:
Parallelamente agli interventi individuali è importante che si avvii nella classe un momento di riflessione e discussione, allo scopo di modificare le relazioni tra gli alunni. Il coordinatore di classe si informa prima con i singoli alunni coinvolti direttamente, poi con la classe intera, esplicitando il problema e discutendo con gli studenti su quello che è accaduto.
Alcune ore delle attività curriculari vengono “sospese” per dedicare spazio (2 o 3 ore) alla visione di video o ad attività rispetto a questo tema. Se lo si ritiene opportuno verrà coinvolto un esperto esterno (psicologo) di supporto di attività alla classe.

Condivisione con gli alunni di alcune regole per la gestione della chat di classe.
Fare riflettere i ragazzi su alcune semplici regole di scrittura sulle chat: stemperare i toni, non usare violenza verbale,(netiquette, ”Parole O-stili”) non escludere nessuno, eleggere due alunni che segnalano ad un genitore eventuali toni troppo accesi.

Periodo successivo in classe: mantenere alta la vigilanza sulle relazioni tra gli alunni, favorire un clima collaborativo tramite didattiche di cooperative learning, favorire il reinserimento dei compagni ex vittime, sviluppare lavori sui giochi di ruolo per rendere consapevoli i ragazzi delle conseguenze delle loro azioni. Condivisione con gli alunni delle regole ristabilite.

Sanzioni disciplinari:
I comportamenti accertati che si configurano come forme di B&C sono considerati come infrazioni gravi e vengono sanzionati sulla base del regolamento disciplinare degli studenti. La sanzione disciplinare, commisurata all’ intensità dell’ episodio, deve prevedere anche una attività riparatoria ed educativa che sia visibile e vada a beneficio della vittima e/o della classe.
La classe a sua volta dovrà fare una sua azione riparatoria nei confronti della vittima ,perché i ragazzi che hanno seguito e posto i “like” sono in parte colpevoli.
Le sanzioni saranno particolarmente incisive per fatti di estrema gravità, preferibilmente con l’attivazione di percorsi educativi di recupero mediante lo svolgimento di attività di natura sociale, culturale e in generale a vantaggio della comunità scolastica. Vengono considerati deplorevoli e sanzionabili anche le condotte dei compagni sostenitori del bullo perché, pur non partecipando direttamente alle prevaricazioni, con il loro assenso contribuiscono a rafforzare il comportamento del bullo e ad avvallarlo.

In caso di episodi gravi di cyberbullismo:
Il Dirigente in accordo con il Collegio Docenti informa i docenti e attiva interventi :
1.Tutta la scuola in contemporanea e per un periodo di tempo uguale per tutti,2 spazi orari, approfondisce il tema del bullismo e del cyberbullismo.
2.Creazione e diffusione, tramite volantini da affiggere a scuola, di un elenco di consigli di difesa o di azione preventiva per gli episodi accaduti.

OBBLIGO DI DENUNCIA
DEVONO ESSERE DENUNCIATI DAL DIRIGENTE SCOLASTICO alle autorità competenti carabinieri, polizia, polizia postale, i seguenti reati perseguibili d’ufficio:
• rapina ed estorsione (art 628 c.p. e art 629 c.p.) riferibili ad episodi di minacce e violenze per ottenere (o sottrarre) oggetti o somme di denaro
• lesioni gravissime (art 582 c.p. – 585 c.p.) e lesioni guaribili in più di 40 giorni o che comportano una diminuzione permanente della funzionalità di un organo
• violenza sessuale (art 609 s.p.) commessa singolarmente o in gruppo – in questo caso viene considerata più grave e punita più severamente ( per chiarire cosa si intende per violenza sessuale, bisogna considerare che ogni atto sessuale rientra in questa definizione, ad esempio: se un gruppo di minori blocca fisicamente una compagna palpeggiandola, rispondono tutti penalmente e non solo la persona che materialmente esegue l’atto)
• violenza o minaccia a pubblico ufficiale per alunni che hanno compiuto il quattordicesimo anno di età (art. 336 c.p. e art. 337 c. p.)

EPISODI DI BULLISMO PERSEGUIBILI in caso di querela:
• lesioni , percosse, minacce, ingiurie, diffamazione, molestia, atti persecutori/Stalking (art. 582,581, 612, 591, 595 ,660,612 del codice penale) :
in questi casi è necessario informare la famiglia (o eventualmente segnalare il caso ai Servizi Sociali) che può procedere alla querela, a sua discrezione; infatti il mancato avviso alla famiglia, da parte della Istituzione scolastica, è passibile di denuncia.

A CHI RIVOLGERSI:
HELPLINE tel. 1.96.96 , operativa 24 ore su 24
Polizia Postale: Tel. 02.43333011 ; poltel.mi@poliziadistato.it www.commissariatodips.it
Stazione Carabinieri competente per la scuola: sezione Milano Musocco, via Chiasserini 102-104 , tel.023570513.
Corecom: tel. 02.67482300 ;corecom@consiglio.regione.lombardia.it www.corecomlombardia.it/
Telefono Azzurro: http://www.azzurro.it/emergenza-0
Servizi messi a disposizione dal Safer Internet Center per segnalazione di contenuti illegali e dannosi
“Clicca e segnala” di Telefono Azzurro www.azzurro.it/it/clicca-e-segnala
Stop-it di Save the Children www.stop-it.it

Consultori ASST Fatebenefratelli Sacco Municipio 8: ACCESSO SU APPUNTAMENTO DAL LUNEDÌ AL VENERDÌ DALLE 8.30 ALLE 13.00 E DALLE 13.30 ALLE 16.00.
1.Consultorio Via Aldini 72 , TELEFONO: 02 8578.8236
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In accordo con Scuole Municipio 8




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